Hai una cicatrice? Ecco perché potrebbe causarti dolore (anche alla schiena)
Scopri perché trattare le cicatrici è fondamentale per il tuo recupero funzionale. La Graston Technique può fare la differenza. Ecco cosa dice la scienza.
Sessa Giuseppe
5/6/20253 min read


La cicatrice non è solo un segno sulla pelle
Se hai una cicatrice, magari dopo un intervento chirurgico o un infortunio, potresti pensare che, una volta chiusa, il problema sia risolto. Ma la realtà è un po’ diversa. Una cicatrice non è solo una questione estetica: può influenzare il movimento, creare tensioni a distanza e persino contribuire al mal di schiena.
In questo articolo ti spiego in modo semplice ma basato su evidenze scientifiche perché è importante trattare le cicatrici e come la Graston Technique, una terapia manuale strumentale, può aiutarti davvero nel percorso di guarigione.
Cosa succede davvero nella tua pelle quando si forma una cicatrice?
Quando la pelle subisce un taglio o una lesione, il corpo si attiva per riparare i tessuti. Ma il tessuto cicatriziale che si forma non è identico al tessuto originario: è meno elastico, più denso e spesso si “attacca” ai piani sottostanti, limitando il movimento.
Le aderenze: un problema spesso sottovalutato
Le aderenze sono connessioni anomale tra tessuti che dovrebbero scorrere l’uno sull’altro. Possono:
Ridurre la mobilità
Alterare la postura
Generare dolore a distanza (es. mal di schiena da cicatrice addominale)
Cosa dice la scienza?
Studi pubblicati su riviste come Journal of Bodywork and Movement Therapies e Manual Therapy confermano che le aderenze cicatriziali possono alterare il normale pattern di movimento e contribuire a dolori muscolo-scheletrici, anche lontani dalla zona della cicatrice.
Cos’è la Graston Technique?
È una tecnica di terapia manuale strumentale che utilizza strumenti in acciaio inox per identificare e trattare restrizioni fasciali e tessuti cicatriziali. Non è invasiva e si esegue con movimenti precisi e controllati.
Perché è efficace nel trattamento delle cicatrici?
Rende i tessuti più elastici
Migliora la vascolarizzazione locale
Stimola la rigenerazione del collagene
Riduce la rigidità e il dolore
Evidenze scientifiche
Uno studio del 2022 pubblicato su Physiotherapy Theory and Practice ha dimostrato che la Graston Technique migliora significativamente la mobilità e riduce il dolore nei pazienti con tessuto cicatriziale cronico, già dopo 4-6 sedute.
Quando e perché trattare una cicatrice?
Dopo 6-8 settimane dalla chiusura completa della ferita
Se noti che la zona è rigida, dolente o "tira" nei movimenti
Se hai dolore o limitazioni apparentemente non spiegabili
Cicatrici chirurgiche comuni da trattare:
Taglio cesareo
Appendicectomia
Ernia inguinale
Interventi ortopedici (spalla, ginocchio, colonna)
Come si svolge una seduta con la Graston Technique per la cicatrice?
Valutazione funzionale: non si tratta solo la cicatrice, si guarda tutto il corpo.
Preparazione dei tessuti: riscaldamento manuale o con strumenti.
Applicazione degli strumenti Graston: su e intorno alla cicatrice, con pressione controllata.
Esercizi post-trattamento: fondamentali per stabilizzare il miglioramento.
La tua cicatrice parla: ascoltarla è già curarla
Il trattamento delle cicatrici è parte integrante della fisioterapia moderna. Ignorarle può significare convivere con un disturbo cronico, anche se lontano dalla zona della lesione.
Trattare una cicatrice con la Graston Technique è un modo per riconnettere i tessuti, ripristinare la funzionalità e ridurre dolori che spesso sembrano “misteriosi”.
Hai una cicatrice che "tira", fa male o limita i tuoi movimenti?
Parliamone insieme. A volte, per stare meglio, basta ascoltare quello che la tua pelle sta cercando di dirti.
Prenota una valutazione personalizzata: ti aiuto a ritrovare libertà nei tuoi movimenti.







